Mi è piacuto sempre lavorare nei spazi bizzarri. Sembrerebbe che proprio loro si prestano benissimo per creare.

Mio lavoro più grande, Pandemonium, in gran parte è stato fatto in una piccol stanza a Milano, dove il sole non entrava mai,

e in parte: steso sul pavimento di un hall enorme mentre l'abitazione è stata trasformata nel cantiere.

Studio a Toronto fu pieno di giochi di luce e ombre, turtti gli ogetti si presentavano come ombre, perchè spazio fu separato

da varie stoffe di pizzo semi-trasparenti. Tutti gli ogetti furono facilmente spostabili e spesso avevano funzioni multiple, sembrava che

uno si trova sul palcoscenico.

 

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Mio studio in Testaccio, Roma,Italia . Uno dei miei studio preferiti a Roma fu nella casa occupata a Testaccio. Li ho potuto creare tante ceramiche, attaccando il mio forno casareccio. Inoltre, ho creato li un enorme scenografia per il teatro di pupazzi di Bruno Accetella, per lo spettacolo "Pesciolino Lucente". Mentre creavo l'arte mi trovavo nel mezzo alla vita del quartiere che assomigliava ad un spettacolo teatrale: i zingari del campo accanto, i cavallari con le loro vecchie carozzze, le risse degli emigranti nigeriani facevano da sfondo. L'ex Mattatoio, così si chiamava la mia casa, assomigliava al mio "Pandemonium" tredimenzionale. Dentro si trovava la più sorprendente collezione degli ogetti che uno poteva immagginare, tutte recuperate dai cassonetti dal custode chi ha occupato ex mattatoio.

 

           
           
           
           
           
           
    Ho vissuto e lavorato pure nel belissimo studio sulle isole Eolie in una grotta con vista:      
         
         
    Questa è la casa del sogno projettata da me mentre viaggiava in Sicilia.      
           
   

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